Faqs
Le domande più frequenti sulle Costellazioni Familiari
Non si tratta di questo anche se la parola “costellazione” può essere fuorviante. Le costellazioni familiari nascono con Bert Hellinger, che le ha chiamate Familienaufstellung nella sua lingua madre, il tedesco. Questo termine in tedesco riconduce a un senso più ampio, ovvero il movimento di una rimessa in ordine di qualcosa che riguarda un sistema. Del resto, le costellazioni della volta del cielo sono un sistema che vive in un ordine perfetto. Da qui l’immagine metaforica e simbolica che riguarda il movimento che il ripristino che avviene durante una sessione di costellazioni familiari.
No, non è necessario. Certamente un lavoro di costellazioni familiari richiede di essere mossi da una domanda con serietà e presenza, senza pensarlo come un lavoro a cui delegare qualcosa che per noi è troppo e di cui vogliamo sbarazzarci.
No, anche se a volte può capitare di scegliere di partecipare ad una sessione di gruppo o individuale con il partner o alcuni familiari. La sessione normalmente è individuale con la costellatrice, oppure all’interno di un gruppo eterogeneo, come partecipante insieme agli altri.
È importante l’aspetto peculiare sistemico di questo lavoro. La richiesta di una costellazione familiare parte da un proprio sentire e da questo spazio si prende un appuntamento per una sessione. Il lavoro della costellazione familiare lavorerà su di noi ma includendo sempre anche il nostro sistema. Ciò che torna a posto per noi torna a posto in un nuovo ordine per tutto il sistema nella sua interezza. Per questo le costellazioni sono familiari, riguardano i movimenti del sistema.
La sessione prevede una parte di colloquio soprattutto per cogliere la domanda su cui lavorare nel resto della sessione che avrà la caratteristica esperienziale. Si metterà in scena, dunque, il proprio sistema familiare includendo spesso anche antenati, che abbiano una relazione con quel tema su cui si sta lavorando. Questo verrà suggerito naturalmente dalla costellatrice.
Hanno entrambe ugual forza per gli effetti del lavoro stesso. La costellazione in sessione individuale si concentra esclusivamente sul tema sui cui andremo a lavorare. Mantiene una privatezza visto che non si è esposti alla presenza di altri partecipanti come al gruppo. I rappresentanti della propria costellazione saranno spesso rappresentati simbolicamente da personaggi Playmobil.
Nella sessione di gruppo si è in presenza con altre persone, ognuno lavorerà non solo sulla propria domanda, ma anche attraverso le domande e i lavori degli altri, sia restando presenti alla costellazione altrui in corso che nell’essere chiamati a rappresentare membri di altre storie familiari. Tutto ciò che è nel campo di risonanza del gruppo appartiene ad un certo livello, a tutti.
La modalità di lavoro cambierà a seconda della tipologia della sessione e anche del sentire che alla costellatrice arriverà.
Non c’è una regola o un limite in questo. Consiglio sempre di seguire il proprio sentire per non forzare alcunché. Si possono alternare nel corso di un percorso e quindi a volte preferire una sessione individuale e altre il gruppo. Può accadere che la prima volta si pensi che l’individuale sia più adatta, ma è una percezione molto personale e diversa per ognuno.
Sì, normalmente è anzi molto utile perché aiuta a sbloccare eventuali nodi che solo a un livello di fedeltà sistemica dell’anima si possono pienamente sciogliere.
Capita molto spesso che con colleghi e professionisti in altre discipline ci sia proprio un lavoro di affiancamento e di squadra, dove si lasciano momenti ad hoc affinché l’intervento di una costellazione possa aiutare il movimento all’interno di qualsivoglia percorso.
Ogni volta comunque è mia abitudine ascoltare e sentire ciascun caso nella sua unicità.
No, la costellazione familiare riguarda i temi della propria vita: relazioni personali con partner, con la famiglia di origine o costituita di nuovo, con figli, con la vita professionale e il successo. Spesso ci sono domande anche sul denaro, la realizzazione, la vendita di un immobile, su emozioni e stati d’animo, malattie, le imprese e le organizzazioni aziendali, eredità, passaggi generazionali, controversie legali…
Ogni volta e per ogni persona è sempre un movimento e un effetto diverso.
In ogni caso arriva chiarezza, leggerezza, una forza nuova per compiere i prossimi passi, una coscienza nuova rispetto alla domanda su cui si è lavorato. Interiormente si viene toccati a un livello tanto profondo, quello dell’anima, e questo cambia il proprio sguardo verso quel tema. Improvvisamente sappiamo come muoverci, riacquisiamo la forza. In alcuni casi l’energia che si è mossa nel lavoro già fa sì che accada qualcosa di nuovo nelle relazioni o negli accadimenti di vita, senza fare niente. In realtà abbiamo fatto già tanto grazie al lavoro costellativo, partendo dalle profonde radici.