Oltre le Costellazioni sistemiche e familiari
Addentrarsi nel linguaggio dell‘anima
Il lavoro delle Costellazioni sistemiche e familiari, oltre a prendere forma in sessioni individuali o di gruppo, consulenza affiancamento o formazione, è un linguaggio dell’anima. Qualcosa che abita il nostro spirito, il nostro corpo, la nostra mente, un sapere spesso inconscio e invisibile. Questo linguaggio, che le costellazioni fanno emergere, è una forza di connessione e riordino tra parti che sono fuori dalla loro armonia.
Ogni volta che qualcosa si interrompe, un segnale, una relazione, un’emozione trova difficoltà a fluire, si crea un vocabolario interiore fatto di frasi, di parole, di un sentire, che spesso resta invisibile nella nostra anima.
In questa sessione vi guiderò nell’esplorare come il lavoro delle costellazioni, insieme ad altre esperienze, pratica e formazioni, è diventato qualcosa di nuovo in un processo alchemico. Tutti strumenti da praticare come allenamento a contattare il nostro linguaggio sistemico interiore attraverso il corpo, oppure per connettersi e trasformare antiche memorie, anche di vite precedenti, che sono ancora bloccate e irretite. Ma anche essere più presenti al nostro vivere quotidiano e all’energia della nostra casa o dei luoghi che abitiamo per lavoro.
Quando più di dieci anni fa ho fatto la formazione professionale a New York con Bryan Weiss in “Regressioni alle Vite Passate” ho subito sentito quanto “costellativo” fosse questo lavoro.
Sì perché ogni volta che entriamo nel campo di una costellazione familiare ci riconnettiamo con le antiche memorie del nostro sistema, o campo morfogenetico, così chiamato grazie agli studi scientifici e quantistici di Rupert Sheldrake.
Nel lavoro di una regressione alle vite passate si va ancora più in profondità, come mostrava lo stesso Bert Hellinger durante le costellazioni, negli ultimi anni dei suoi lavori.
Quindi gli insegnamenti che ho ricevuto da Bryan Weiss, insieme a quelli delle costellazioni ricevuti da Bert Hellinger, si sono spontaneamente fusi l’uno con l’altro, in un processo alchemico che mi ha portata alle Costellazioni Regressive.
Lavoro ormai da molti anni con questo metodo e diventa ogni volta sempre più interessante come il processo riconciliatore che si rivela nel lavoro delle costellazioni familiari, fluisca all’unisono per sciogliere antiche memorie bloccate o escluse e non guardate, di vite passate.
Come funziona una sessione di costellazione regressiva
Queste sessioni sono solo individuali. Non ci sono prerequisiti di alcun genere. Durante la sessione accompagno il cliente a riconnettersi con antiche vite passate collegate alla domanda iniziale, motivo della sessione stessa, e a sciogliere le memorie di antichi irretimenti e a trasformarli in una nuova coscienza e una nuova forza.
Anche in questo lavoro, come in ogni altro tipo di sessione, mi piace lavorare non per curiosità, ma quando il cliente sente profondamente che è arrivato il tempo di guardare a un pezzetto in più della propria anima e della propria vita. Con serietà, rispetto e presenza.
Non possiamo riflettere in modo sano su “chi siamo” senza considerare anche “dove siamo”. Lo spazio ci veste e noi abbiamo bisogno di applicare la stessa cura per allineare gli attributi dello spazio interiore ed esteriore delle nostre vite – le nostre case, giardini, luoghi pubblici – che usiamo per abbinare cui nostri vestiti – Robert E. Svoboda
Durante i miei viaggi in Oriente, soprattutto in Cina, India e Giappone, mi stupivo nel vedere cose “strane” passeggiando per le città, o anche visitando amici nelle loro case, o nei luoghi di lavoro da clienti o fornitori. A volte era un lavandino fuori da un negozio, sul marciapiede. Le continue fontanelle con l’acqua che scorre, decorazioni particolari nelle stanze, architetture a volte bizzarre. All‘inizio pensavo fosse solo la differenza culturale, ma la mia curiosità viva non resisteva e così ho iniziato a chiedere ed ho scoperto un mondo.
Quello delle energie e del riequilibrio dei luoghi che abitiamo, come la casa o i posti di lavoro, ai quali si guarda come sistemi viventi e complessi, fatti di risonanze con la nostra vita professionale, personale, relazionale, di realizzazione e prosperità.
La nostra casa respira, è un organismo vivente, ha una forza intrinseca, fatta di energie e dove ogni parte della casa stessa riflette aspetti della nostra vita: il lavoro, le relazioni con il partner, il denaro, i figli, la salute, il nostro successo nel mondo. Come accade dentro di noi anche nella casa a volte qualcosa non è così in “ordine” o armonico. Alcune energie non sono beneficiate, non fluiscono, sono bloccate, creano conflitto tra loro.
Vi ricorda niente tutto questo? È proprio quello che vediamo nel lavoro delle costellazioni familiari rispetto al proprio lignaggio familiare di appartenenza. Quindi questo significa che tra noi e la casa che abbiamo, c’è una correlazione molto profonda. La casa riflette aspetti della nostra vita e viceversa. Respiriamo la vita attraverso lo Spazio.
Come faccio sempre, ho provato personalmente ad affidarmi a professionisti che si avvalgono di una scienza millenaria che ancora oggi dà prova della sua efficacia e potenza. Ho lavorato sulla riarmonizzazione della mia casa, del mio studio. È stato un viaggio attraverso il quale ho incontrato questi due luoghi fino alla loro anima, aprendo un nuovo dialogo più rispettoso e meno superficiale. Ho imparato a sentire cosa significasse profondamente ciò che emergeva dall’analisi che questi professionisti avevano fatto, dicendo cose che risuonavano così fortemente da lasciarmi di stucco.
Così mi sono appassionata e ho voluto approfondire formandomi con il Feng Shui e l’astrologia Cinese e ancor di più con il Vastu, la radice originaria che viene dall’India, da cui anche lo stesso Feng Shui pare abbia preso forza per poi delinearsi con una sua identità. Più che approfondivo e facevo esperienza più che vedevo come alcuni temi ricorrenti dei clienti che venivano da me fossero perfettamente riflessi nelle loro case.
Da qui ho sentito di portare questo nuova possibilità di presa di coscienza e di trasformazione per i miei clienti, seguendo e ampliando quello che il lavoro di costellazioni familiari già muove e attiva. Ultimamente con l’aumentare del lavoro in smartworking le case o gli uffici hanno acquisito una forza ancora più grande nel farci sentire gli effetti delle loro energie, a volte enfatizzando problematiche e disagi che prima erano sopiti e invisibili.
Come posso aiutarti
La consulenza di Alchimia dello spazio è proprio cucita su misura ad ogni cliente. È un viaggio, dentro e fuori di sé, dento e fuori i luoghi che abitiamo, mettendo tutto questo in relazione e seguendo quel filo rosso che li connette.
La richiesta: questa è la prima fase nella quale ci confrontiamo per vedere come e se posso aiutarvi, dove chiariamo la domanda e l’intenzione da mettere in una eventuale consulenza. Le tipologie di richiesta possono essere:
- un tema specifico che è già emerso nella propria vita (difficoltà di relazioni, conflitti, problemi nelle relazioni o con i figli, salute, denaro, realizzazione professionale, fatica o apatia ricorrente…)
- un tema che è emerso grazie al lavoro di costellazioni fatto
- l’acquisto di una casa – valutiamo se è un buon luogo da abitare prima di confermare la compravendita
- la sistemazione e la ristrutturazione di una casa appena acquistata o in fase di rinnovamento
- difficoltà a vendere o affittare un immobile
La consulenza si articola quindi in varie fasi e può essere combinata anche con sessioni di costellazioni sulla persona, sulla casa e i suoi aspetti. Ogni caso avrà uno studio personalizzato e dedicato da concordare al momento.
Durante il lock down ho intensificato le mie pratiche di Theroy U di Otto Scharmer con tutta la cassetta dei suoi attrezzi, in particolare con una start up di un progetto di PresenTeams per la Psicological Safety nelle aziende.
Nel team internazionale di questa start up, tanto quanto nella formazione, mi ha molto toccato il momento di Social Presencing Theatre, grazie alla coreografa giapponese Arawana Hayashi. Questa pratica esperienziale fa parte dunque dell’embodied learning, cioè l’apprendimento esperienziale.
Attraverso il movimento guidato del corpo e di raffigurazioni rappresentative, si riesce a osservarsi da fuori, da una nuova prospettiva e coscienza, meno cognitiva e più legata al sentire e sentirsi, ascoltarsi oltre la mente e la logica di pensiero e memorie.
È un bellissimo lavoro da fare in gruppo per ampliare ancora di più la possibilità di scoperta, ricerca dentro di sé attraverso anche gli altri. Grazie a questo lavoro arrivano nuove immagini e possibilità di azione soprattutto rispetto alla domanda, o al tema, e l’intenzione che diamo in ogni sessione. Questo lavoro nuovamente in un’alchimia esperienziale si è unito in un tutt’uno con il lavoro delle costellazioni, facendo confluire l’uno nell’altro particolari aspetti e diventando Costellazioni in Movimento.
Come si lavora con le Costellazioni In Movimento
Mi piace raccontare questo tipo di lavoro come una “palestra”, un allenamento al movimento interiore. Le sessioni sono di gruppo e si tengono in date prestabilite, che ogni volta verranno pubblicate in anticipo sui miei canali e nella newsletter.
Ogni sessione dà la possibilità di allenarsi ad ascoltare una propria domanda, un momento di dubbio e blocco, un conflitto, da uno spazio diverso. La domanda che ogni volta si esplorerà durante la sessione di costellazione in movimento aiuterà a vedere e sentire nuove risorse e possibilità di trasformazione e azione, di consapevolezza e chiarezza, per portare poi tutto questo concretamente nella vita. Le costellazioni in movimento sono anche propedeutiche per avvicinarsi al lavoro di costellazioni familiari per chi ancora non si sentisse pronto, ma interessato nell’addentrarsi un passo per volta.
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